mercoledì 5 dicembre 2012

Recensione. UN AMORE NELLA BUFERA di Marino Solfanelli (Edizioni Tabula fati)


In tempi di “revisionismi”, interpretazioni storiche “alternative”, “negazionismi” e polemiche sociopolitiche varie, esce questo breve e denso racconto, una delicatissima storia d’amore ambientata, o meglio: intrecciata al convulso momento della Seconda Guerra Mondiale seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, che divise letteralmente l’Italia in due — i protagonisti del libro sono appunto due giovani combattenti che hanno aderito alla Repubblica Sociale.
Il 14 ottobre 2001 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in un discorso tenuto in occasione di una cerimonia sulla Resistenza, ricordò “quei giovani che allora fecero scelte diverse e che le fecero, credendo di servire ugualmente l’onore della propria patria”, innescando asprissime polemiche da parte di coloro che ritennero inaccettabile la sostanziale equiparazione di Resistenti e Repubblichini.
La Storia la scrivono i vincitori: ce lo ha recentemente ricordato, da tutt’altro ambito politico, il bellissimo film di Mario Martone Noi credevamo, tratto dal romanzo di Anna Banti; e una cosa è la Storia, altra gli esseri umani che vi sono dietro, soprattutto i giovani idealisti — di ideali giusti o sbagliati che sembrino. Come giustamente sottolinea la quarta di copertina di questo volumetto: “Una vicenda su cui riflettere, soprattutto da parte di chi con troppa facilità esprime condanne irrevocabili, dimenticando che dietro gli avvenimenti della storia ci sono le vite di uomini e donne che, pur nella diversità dei convincimenti, non possiamo che chiamare fratelli e sorelle”.
L’autore del racconto è chiaramente persona ideologicamente coinvolta nel contesto storico in cui ha ambientato la sua opera; il recensore che scrive — di diversa ideologia — ha tuttavia avuto in famiglia persone che vissero da vicino quel momento. Trovo che questo racconto — innanzitutto di bella scrittura: nitida e di valore letterario — sia utile proprio per intendere “le ragioni degli altri”, e il senso di sconfitta e di amarezza che aleggia nelle pagine è parte integrante del suo fascino.
Ideali e gioventù, fede e fanatismo, Realpolitik e senso dell’onore; la citazione potrà, in questo contesto, sembrare bizzarra, ma mi viene da ripensare alla conclusione del concept album dei Pink Floyd The final cut, incentrato sul secondo conflitto mondiale (e sui conflitti a venire) visti dall’ottica di un orfano di guerra: “E infine capisco / I sentimenti dei pochi / Cenere e diamanti / Nemici e amici / Eravamo alla fine tutti uguali”.
Un piccolo, delicato racconto come questo viene a ricordarcelo.

Sandro Naglia


Marino Solfanelli
UN AMORE NELLA BUFERA
Tabula fati, 2012
[ISBN-978-88-7475-270-6]
pp. 56 - Euro 6,00

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